Ciascuna casa, o abitazione o unità immobiliare è classificata mediante parametri in relazione alle sue caratteristiche, alla sua destinazione, e alle tariffe d'estimo stabilite per ogni zona censuaria del Comune di appartenenza.La classe è un parametro che, nell'ambi della stessa categoria, distingue gli immobili in funzione del livello delle finiture, della dotazione dei servizi, dell'ampiezza dei vani e della loro posizione; il numero delle classi può variare da comune a comune in base alle differenze che sussistono tra i valori del mercato delle locazioni all'interno della stessa categoria catastale.La consistenza rappresenta la grandezza dell'immobile, ed è espressa con unità di misura diverse per ciascuna categoria (le abitazioni e gli uffici hanno la consistenza espressa in vani, mentre i negozi, i laboratori, i magazzini ed i box hanno la consistenza espressa in mq).La rendita catastale è il valore fiscale attribuito ad un immobile in base alle tariffe d'estimo, si ottiene moltiplicando la tariffa per la consistenza (vani, mq); le tariffe d'estimo sono pubblicale sulla Gazzette Ufficiale e sono consultabili presso gli uffici provinciali dell'Agenzia del Territorio (ex uffici catastali) che la determinano.Per tener conto dell'andamento del costo della vita, le rendite catastali possono "essere rivalutate", ossia aumentate di una determinata percentuale, incrementando così la base per l'applicazione delle imposte; dal 1997 le rendite catastali sono state rivalutate del 5%.
La classificazione delle principali unità immobiliari urbane è suddivisa nelle seguenti categorie:
A/1: abitazioni di tipo signorile
A/2: abitazione di tipo civile
A/3: abitazioni di tipo economico
A/4: abitazioni di tipo popolare
A/5: abitazioni di tipo ultra popolare
A/6: abitazioni di tipo rurale
A/7: abitazione in villini
A/8: abitazione in ville
A/9: castelli e palazzi di eminente pregio artistico o storico
A/10: uffici e studi privati
A/11: abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi
B/1: collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari e caserme
B/2: case di cura e ospedali
B/3: prigioni e riformatori
B/4: uffici pubblici
B/5: scuole, laboratori scientifici
B/6: biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9
B/7: cappelle e oratori non destinati all'esercizio pubblico dei culti
B/8: magazzini sotterranei per depositi di derrate
C/1: negozi e botteghe
C/2: magazzini e locali di deposito
C/3: laboratori per arti e mestieri
C/4: fabbricati e locali per esercizi sportivi
C/5: stabilimenti balneari e di acque curative
C/6: stalle, scuderie, rimesse ed autorimesse
C/7: tettoie chiuse o aperte